Arriva da Arcore una storia molto triste e traumatica legata all’aggressione di una modella, protagonista al centro di un racconto che sembra uscito da un film dell’orrore.
La donna è stata aggredita sul treno per Arcore e ha lamentato il fatto che nessuno si sarebbe proposto di aiutarla. Sui social pubblicate le foto, fanno venire i brividi.
Siamo sul treno regionale della linea Ponte San Pietro-Milano Garibaldi e a parlare è Stephanie, una giovane modella brasiliana di origini italiane. L’aggressione è avvenuta lunedì scorso, 3 novembre, quando durante il viaggio, tra le stazioni di Carnate-Usmate e Arcore, un uomo le si è avvicinato e l’ha aggredita.
Spiega: “Aggredita dal nulla, ha detto che mi avrebbe ucciso”. Attimi di terrore che fa fatica a raccontare e che in maniera evidente dimostrano come chiunque in un momento di tranquillità si potrebbe ritrovare a dover vivere delle situazioni impossibili da accettare. Un racconto che evidenzia dolore e preoccupazione e che merita un approfondimento.
Una situazione impossibile da accettare e che merita un racconto per evitare che quanto visto si possa ripetere e che sicuramente ci lascia sorpresi all’interno di un contesto dove è davvero difficile trovare un conforto, una soluzione.
La modella aggredita sul treno ha ripreso parte dell’aggressione con il suo smartphone per poi diffondere il video direttamente sui social network. Ha così denunciato l’accaduto in pubblico, raccontando: “Sono stata aggredita dal nulla. Mi ha detto che mi avrebbe ucciso. Mi ha salvato la vita lo spray al peperoncino, mentre le persone che c’erano guardavano senza fare nulla“.
Spray al peperoncino che torna protagonista come salvavita e che riesce a dimostrarsi adatto per scacciare molestatori e aggressori per darsi alla fuga. Anche in questo caso ha dimostrato di essere strumento da prendere in seria considerazione.
Una storia che poteva finire molto peggio, ma che per fortuna parla solo di un grande spavento e non di un atto di fine legato alla morte o a conseguenze pesanti a livello fisico. La donna ha parlato al Corriere della Sera specificando: «“Sono io che faccio finire la tua vita”, mi diceva; mi ha messo le mani al collo, ho usato lo spray, ma è riuscito a darmi un pugno qui. Sono caduta per terra e mi dava calci, ho i segni sulla gamba, sul fianco, sui polsi. Ma, alla fine, il problema non era l’aggressione, ma il fatto che avessi spruzzato il gas urticante, la gente sembrava più preoccupata di quello, quasi scocciata. Di fatto mi sono salvata da sola, quando le porte del treno si sono aperte, e sono scesa di corsa».
Ma chi è l’aggressore che ha messo tanta paura alla modella e di conseguenza a tutto il paese? Le indagini hanno messo al centro un 26enne già noto alle forze dell’ordine per reati come aggressione e danneggiamento. Non molto tempo fa aveva minacciato una ragazza con un coltello in un bar a Palermo, tanto che il questore del capoluogo aveva emesso un foglio di via obbligatorio per quattro anni.
In seguito a questo episodio il questore di Monza e della Brianza ha firmato il provvedimento di collocamento nel CPR di Torino dove rimarrà fino all’organizzazione del viaggio per il rimpatrio.
Un racconto che fa capire come sia sempre più difficile abitare le nostre città e come eventi catastrofici possano venire fuori dal nulla. La speranza è che però eventi come questo segnino il bene comune anche per intervenire qualora ci trovassimo di fronte a una ragazza che si trova in seria difficoltà come in questo caso. Il mondo sarebbe a quel punto un posto migliore.
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