Inaspettato regalo dall’INPS a dicembre, il mese in cui sembra che i soldi non bastino mai: scopri se sei tra i fortunati che lo riceveranno.
Dicembre è sempre un mese particolare: le spese aumentano, tra regali, bollette più alte e qualche uscita in più, e ogni piccola entrata aggiuntiva può davvero fare la differenza. Per molti italiani questo periodo si traduce in un po’ di sollievo, soprattutto quando arriva la tredicesima. Ma quest’anno, accanto alla mensilità aggiuntiva, c’è un’altra notizia che sta iniziando a circolare e che riguarda proprio il cedolino di fine anno.
Non si tratta di una nuova misura generale o di un bonus rivolto a tutti. L’INPS sta preparando un accredito aggiuntivo che comparirà direttamente nel pagamento di dicembre, senza dover richiedere nulla e senza moduli da compilare.
Molti lo chiamano già “regalo di Natale”, anche se in realtà la sua storia è molto più lunga e nasce da una norma introdotta anni fa. Ma è solo quando si arriva alla fine dell’anno che questo sostegno mostra davvero la sua utilità , perché arriva proprio nel momento più delicato per tante famiglie.
L’accredito aggiuntivo da parte dell’INPS, a dicembre, è pari a 154,94 euro, una somma introdotta originariamente dalla Legge finanziaria del 2001 e confermata ogni anno. Si tratta un piccolo sostegno economico ai pensionati più fragili proprio nel mese in cui le spese, volenti o nolenti, aumentano.
Questo importo non va confuso con la tredicesima: è un bonus separato, un mini sostegno economico pensato esclusivamente per chi percepisce pensioni modeste.
Il bonus spetta solo ai titolari di pensioni previdenziali, quelle legate ai contributi versati nel corso della carriera lavorativa. Sono esclusi quindi gli assegni assistenziali come:
Per ricevere l’importo pieno è necessario che la pensione annua non superi il trattamento minimo INPS (circa 7.936,87 euro annui per il 2025). Chi lo supera leggermente, fino a circa 8.091,81 euro, può comunque ricevere il bonus, ma ridotto in proporzione.
Oltre all’importo della pensione, va valutato anche il reddito totale del pensionato. Le soglie sono queste:
Non bisogna fare domanda: l’INPS controlla automaticamente la posizione e accredita il bonus direttamente sul conto corrente o sul libretto dove arriva la pensione.
Se però un pensionato ritiene di avere diritto al bonus ma non lo trova nel cedolino di dicembre, può chiedere una verifica. Basta presentare una ricostituzione della pensione online, tramite SPID o CIE, oppure affidarsi a un patronato.
Mentre i pensionati a basso reddito riceveranno questo sostegno, i lavoratori dipendenti non avranno alcun bonus natalizio aggiuntivo nel 2025. Il contributo una tantum dei 150 euro, erogato in passato, non è stato rinnovato e non compare neppure nella bozza della prossima Legge di Bilancio.
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